Se stai pensando di ottenere un prestito ma sei disoccupato, devi sapere che ci sono delle possibilità che riguardano alcune circostanze specifiche e che prevedono prestiti a fondo perduto erogati da enti appositi. La presenza di un reddito è solitamente una precondizione per richiedere qualsiasi tipo di finanziamento, tuttavia a causa della crisi economica, della precarizzazione del lavoro e dell’alto tasso di disoccupazione, sono sempre meno coloro che possono permettersi l’accesso al credito. Vediamo quindi quali sono le condizioni per ottenerlo e a chi richiederlo, in base alle tue esigenze.
Prestito a fondo perduto per aspiranti imprenditori
Una delle problematiche legate al lavoro è proprio l’offerta carente delle proposte e la staticità del mercato. Lo Stato ha quindi pensato di offrire delle opportunità, soprattutto ai giovani e alle donne ma non solo, affinché il lavoro potesse essere creato e non inseguito. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha istituito, per mezzo di Invitalia (agenzia per lo sviluppo a partecipazione statale), dei finanziamenti destinati alle nuove imprese, totalmente o parzialmente a fondo perduto.
Le attività finanziabili possono essere le più svariate, tuttavia c’è un occhio di riguardo per per le start-up innovative, ovvero tutte quelle imprese che possono promuovere nuove idee utili anche alla collettività grazie all’innovazione. Il campo high-tech è quindi molto favorito, ancora di più se a richiedere un contributo sono i giovani o le donne. Ma quali requisiti dovrai avere per accedere ai fondi? Per prima cosa dovrai preparare un accurato business plan, ovvero un progetto scritto che contenga tutti i riferimenti programmatici, analitici e strategici della nuova attività. In questo modo, oltre ad avere un punto di vista più ampio sull’attività, l’ente sarà in grado di quantificare l’importo necessario all’avviamento.
Non ti servirà presentare altre garanzie, a meno che il progetto sia particolarmente dispendioso in partenza. Ci sono delle soglie inoltre, oltre le quali il finanziamento non sarà totalmente a fondo perduto. In ogni caso la restituzione non dovrà avvenire immediatamente, ma soltanto quando la tua impresa sarà ufficialmente operativa. L’unico ostacolo è costituito dalle tempistiche: l’analisi del progetto richiede del tempo, così come la sua approvazione e l’assegnazione della banca che poi concretamente elargirà il denaro.

Ogni attività poi segue percorsi diversi: per questo motivo, Invitalia mette a disposizione il proprio sito al quale inviare la richiesta, affinché tu possa essere guidato verso il canale giusto. Per esempio, una ditta individuale avrà delle caratteristiche differenti da una società, così come una donna avrà agevolazioni particolari rispetto a uomo e infine anche l’età potrà essere determinante, per definire il tipo di aiuto che verrà concesso.
Un problema che potrebbe presentarsi per la concessione del prestito è dato dalla presenza di problemi finanziari, in particolar modo se tu dovessi essere iscritto nel registro Crif dei cattivi pagatori. Prima di fare richiesta quindi, e avventurarti su una strada che potrebbe non avere sbocchi, ti consigliamo di richiedere una visura alle centrali di rischio (una qualunque, perché comunicano fra loro) ed eventualmente far presente all’ente la presenza di criticità. Questo ti consentirà di non perdere tempo prezioso e soprattutto di testare la disponibilità o meno dei tuoi interlocutori.
Non è necessario avere già costituito una società o aver attivato una partita IVA, ma se tu l’avessi già fatto questa dovrà essere comunque recente (per le tempistiche ti consigliamo di visionare il sito) e la disoccupazione in questo caso non sarà affatto un problema, ma un requisito fondamentale.
Finanziamenti a fondo perduto per studenti disoccupati: il prestito d’onore
Un’altra opportunità che viene data a coloro che non hanno un lavoro è il prestito d’onore. Si tratta di un finanziamento che può essere a fondo perduto o a tasso agevolato che viene concesso agli studenti che intendano mantenersi durante gli studi, senza gravare sulla famiglia. In questo caso non ti serviranno garanzie o soglie ISEE, ma sarà utile esclusivamente il tuo profitto come studente e la regolarità nel pagamento delle tasse.
Il prestito d’onore può essere concesso per corsi di laurea, master e specializzazioni e dovrai richiederlo alla sezione amministrativa del tuo ateneo: ogni università infatti mette dei fondi a disposizione tutti gli anni. Il budget è comunque definito e non sempre ci sono possibilità per tutti: dovrai perciò vincere il bando e ti verrà assegnato l’importo disponibile per l’anno accademico in corso. Solitamente il finanziamento erogato direttamente dall’università è a fondo perduto, ma se per te la cifra ottenibile dovesse essere insufficiente, potrai sempre rivolgerti a una banca che ti offrirà un prestito agevolato, con rate contenute e interessi bassi, da restituire soltanto quando inizierai a lavorare con un contratto regolare.
Altre casistiche particolari
Non sono molte le possibilità di ottenere un prestito quando si è disoccupati, tuttavia è comunque fattibile ottenere dei finanziamenti in presenza di garanzie, che possono essere: un’ipoteca sulla casa, un introito mensile (come per esempio l’incasso di un affitto), o l’avallo di un garante che abbia i requisiti richiesti. Il Fondo di Garanzia statale per l’acquisto e la ristrutturazione degli immobili è invece indirizzato a coloro che abbiano comunque un lavoro, anche se non continuativo, e un reddito basso. Inoltre non sono mai a fondo perduto, sono mutui veri e propri con delle condizioni più vantaggiose rispetto ad altri e sono sempre rivolti alla prima casa.