Nell’anno 2022 sono previsti nuovi incentivi economici per giovani e futuri imprenditori. I finanziamenti messi a disposizione riguardano più opportunità, dalle creazione di start up alla realizzazione di aziende agricole e commerciali volte alla rivalutazione delle zone di crisi del territorio italiano.
Finanziamenti per giovani imprenditori: i bandi 2022
La pandemia corrente ha messo a dura prova il sistema economico nazionale, a cui si va ad aggiungere l’ormai annunciato incremento dei prezzi per elettricità e gas di cui l’ARERA ha stimato un aumento rispettivamente del +55% e del +41%. Potrai facilmente immaginare come, ad oggi, decidere di investire su una propria impresa sia una grande scommessa in termini di costi, ricavi e guadagni, soprattutto nel momento in cui si decide di partire da zero senza la possibilità di contare su forti brand identity e reputation. Nonostante questo però, per il 2022 sono previsti numerosi bandi a fondo perduto a supporto delle nascenti imprese avviate anche da giovani imprenditori. Vediamo di seguito alcune opportunità del 2022.

Resto al Sud
Le regioni del Sud Italia da sempre sono considerate quelle maggiormente colpite dalla crisi economica, soprattutto rispetto al settentrione, per questo il bando a fondo perduto Resto al Sud 2022 si propone di supportare ed incentivare coloro che vogliono investire nel meridione italiano. Le zone di interesse vanno dalle regioni del centro Italia (Lazio, Abbruzzo, …) alla Sicilia, comprese quindi le piccole isole di loro appartenenza.
Una nota importante da sottolineare è che il primo bando 2021 aveva individuato nei 46 anni di età la soglia minima, mentre oggi si è arrivati a considerare valide le richieste degli over 56 , mantenendo valido il limite minimo dei 18 anni. Le uniche attività che rientrano però nel bando sono quelle artigiane o industriali, commerciali, servizi a imprese o persone, quelle turistiche e libero professionali che presentino un ottimo Business plan. Nel caso volessi prendere parte al bando dovrai inviare la domanda sul sito di Invitalia, allegando non solo il progetto ma anche documenti relativi a:
- Curriculum vitae
- Firma digitale e PEC
- Dichiarazione rispetto all’identità dell’impresa
- Presenza di soci partecipanti
- Adeguatezza rispetto ai requisiti richiesti
- Dichiarazione circa la conformità dei documenti originali
Ulteriori requisiti di accesso al fondo riguardano l’assenza di un contratto a tempo indeterminato e/o di un’impresa a proprio nome, inoltre non sarà concesso partecipare a chiunque abbia già usufruito di altri finanziamenti o agevolazioni imprenditoriali. I finanziamenti proposti da Resto al Sud prevedono un importo massimo di 50 mila euro, nel caso in cui la domanda venisse effettuata da un soggetto singolo, mentre nel caso di una società l’importo di 50.000€ sarà cumulabile da ciascun socio fino al raggiungimento di un importo complessivo di 200.000 euro.
Il finanziamento a fondo perduto copre il 35% del totale degli investimenti e gli interessi bancari della percentuale restante, la quale sarà a carico della banca finanziatrice che riceverà un rimborso entro 8 anni. Il progetto vincitore dovrà comunque essere portato a compimento entro i 24 mesi successivi all’accettazione della domanda.
ISMEA 2021 per giovani imprenditori agricoli
In questo caso la soglia di età minima richiesta diminuisce, comprendendo individui aventi tra i 18 e i 40 anni e aventi l’obiettivo di migliorare o subentrare in un’attività agricola esistente. Il finanziamento previsto vede un tetto massimo di 1.500.000€ da restituire entro 15 anni. In questo momento le possibilità di presentare la domanda sono sospese, ma è ancora attiva l’iniziativa Donne in Campo per mutui a tasso zero e investimenti fino a 300.000 €.
NITO: nuove imprese a tasso zero
Sei un giovane o una donna che vuole entrare nel campo dell’imprenditoria? L’iniziativa NITO o ON, finanziata ancora una volta da Invitalia, sarà attiva dal 2022 al 2024 con lo stanziamento di 50 milioni di euro.
Il finanziamento, però non riguarderebbe solo le nuove attività, quanto piuttosto:
- imprese già esistenti da meno di 3 anni che godranno di un contributo pari al 90%, corrispondente a un massimo di 1,5 milioni rimborsabili in 10 anni. Il fondo perduto coprirà solo il 20%:
- le imprese con attività svolta da almeno 3 anni e da meno di 5, che potranno presentare un progetto con un investimento di massimo 3 milioni e una percentuale di copertura con fondo perduto al 15%.
SMART&START : un passo verso la digitalizzazione
L’ultimo finanziamento che ti presentiamo volge lo sguardo al digitale, da cui derivano quelle competenze tecnologiche, digitali, informatiche e di networking che compongono le skills sempre più ricercate in ambito lavorativo, per questo il progetto Smart&Start merita attenzione perché:
- sostiene le start up di piccola dimensione ma dalla forte impronta tecnologica, rientranti nei massimo 60 mesi di attività precedenti alla presentazione della domanda;
- il finanziamento agevolato copre un 80% delle spese ammissibili, che può arrivare ad un 90% nel caso in cui la start up comprenda solo giovani under 36 o solo donne;
- rimborso in 10 anni;
- se la tua start up nascesse nel Sud Italia avresti un’ulteriore agevolazione del 30% a fondo perduto;
- accesso al servizio di tutoraggio per start up con meno di un anno di vita.
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