I prestiti INPDAP destinati ai dipendenti pubblici sono sistemi di finanziamento agevolato per coloro che lavorano presso enti pubblici e statali.
Prestiti INPDAP: tipologie e caratteristiche
I prestiti INPDAP pensati per i dipendenti pubblici sono particolarmente vantaggiosi, poiché si tratta di formule creditizie agevolate. Questi possono essere erogati in due modi, o attraverso la classica richiesta alla banca oppure attraverso l’INPS che gestisce i finanziamenti. Un esempio sono i prestiti erogati agli insegnanti iscritti all’ex ENAM che godono di un tasso fisso dell’1.50% con rimborso in 24 rate.
I prestiti non sono tutti uguali, l’offerta si struttura in piccoli prestiti, pluriennali diretti e pluriennali garantiti.
I piccoli prestiti servono per spese e urgenze di piccola portata, il finanziamento minimo corrisponde ad una mensilità di stipendio. Si possono ottenere un massimo di otto mensilità corrispondenti al proprio stipendio. Il tasso annuo nominale è del 4.25% oltre le spese di amministrazione. Sono da restituire entro un massimo di 48 mesi. Possono accedere a questi prestiti i dipendenti pubblici INPS, aderenti al Fondo Credito, pensionati e iscritti al Fondo Credito 2007 e iscritti alla Gestione dipendenti pubblici. I prestiti INPDAP hanno, per l’anno in corso, diverse soglie per i piccoli prestiti fino a 5 mila euro: 9.09% di interessi per i pensionati fino a 59 anni, 10.69% per coloro che hanno tra i 60 e i 69 anni e 13.29% oltre i 70.

I prestiti pluriennali diretti servono invece a necessità maggiori e documentabili. I rimborsi possono avvenire in dieci anni e per richiederli servono almeno quattro anni di anzianità di servizio e l’iscrizione alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Il contratto deve essere a tempo indeterminato o determinato a tre anni (con un prestito non estinguibile oltre tale data).
I prestiti pluriennali garantiti sono un ulteriore sistema di finanziamento gestito direttamente dall’Inps. Anche in questo caso è possibile restituire gli importi a dieci anni, non serve documentare la spesa e le motivazioni della richiesta, ma occorre una certificazione di buono stato di salute. Oltre a pagare le spese di amministrazione è previsto lo 0.50% trattenuto dall’INPS, un premio compensativo per insolvenza dell’1.5% per prestiti entro i 5 anni e 3% per quelli entro i dieci anni.
Tra le possibilità offerte nel 2022, i dipendenti pubblici possono richiedere:
- Piccolo prestito Gestione Dipendenti Pubblici con un fondo di credito e rimborso direttamente da pensione o stipendio;
- Piccolo Prestito Gestione Magistrale, dedicato unicamente agli insegnanti con erogazione di due mensilità dello stipendio;
- Piccolo prestito Poste Italiane, unicamente per i dipendenti di Poste Italiane da restituire in 5 anni;
- Prestiti ai pensionati con cessione diretta del quinto della pensione;
Dove richiedere i prestiti per dipendenti pubblici
L’alternativa più valida è la concessione di prestiti ex INPDAP mediante l’INPS. L’ente, dopo che è stato accorpato dall’Inps, prevede ancora la concessione di finanziamenti per dipendenti pubblici e statali anche per importi elevati. Le condizioni sono molto vantaggiose e ovviamente ben diverse dalle soluzioni offerte dalle banche. I dipendenti pubblici possono comunque accedere anche ai comuni prestiti bancari, ogni agenzia creditizia offre infatti una categoria di finanziamento solo per dipendenti pubblici. Questi prevedono un tasso agevolato rispetto agli altri, tuttavia sono sempre prestiti di enti esterni, quindi non propriamente erogati dall’INPS ovvero dall’INPDAP.
Chi può richiedere i prestiti per dipendenti pubblici
I prestiti previsti dall’INPS e da altri istituti bancari a tariffe agevolate sono per dipendenti pubblici, talvolta per quelli statali. Questa differenza, talvolta non percepita, va chiarita per delle incongruenze che si potrebbero riscontrare. Sono considerati, ai fini dell’erogazione, dipendenti pubblici coloro che lavorano per lo Stato, per i Comuni, le Province e le Amministrazioni. Sono invece considerati Statali anche gli insegnanti, le forze di polizia e quelle armate. I prestiti per dipendenti pubblici e statali sono vantaggiosi perché più semplici da richiedere, con termini di erogazione ristretti e con interessi più bassi. In molti casi la risposta arriva dopo 24/48 ore dalla domanda, quindi si viene a conoscenza subito dell’esito. Per il rimborso questo viene effettuato come cessione del quinto, in pratica la rata è trattenuta direttamente dallo stipendio.