Prestito Infruttifero: Come Funziona e in Quali Casi Può Essere Concesso

Il prestito infruttifero è un tipo di prestito che prevede la restituzione della somma senza applicazione di interessi. Non sono però le banche a concedere questo genere di finanziamenti ma vengono di solito usati tra familiari, amici, soci o conoscenti. L’estinzione avviene con la restituzione della sola somma presa a prestito, in un’unica soluzione o attraverso un pagamento a rate.

Come funziona il prestito infruttifero

Come detto, si tratta di una forma di finanziamento tra privati, in cui non interviene una banca. Per chi ne beneficia vi è un grande risparmio, perché la somma prestata non viene maggiorata di interessi ad alcun titolo e alla scadenza pattuita bisogna rimborsare solamente la parte capitale. Non ci sono inoltre da sostenere i costi di apertura del finanziamento, né le imposte sostitutive che normalmente sono previste sui prestiti regolamentati.

Altro vantaggio è quello di poter godere di una certa elasticità in quanto, essendo un prestito tra privati, spesso nell’ambito della stessa famiglia, non sono previste penali né altre conseguenze per un eventuale pagamento tardivo. Tuttavia, proprio perché questo tipo di prestito non è regolamentato, bisogna fare attenzione a rispettare alcune formalità, prima fra tutti la tracciabilità. Occorre cioè stipulare quella che si chiama “scrittura privata”, un contratto in cui riportare i dati delle persone coinvolte e le condizioni dell’operazione.

prestito infruttifero
Prestito infruttifero

Come stipulare la scrittura privata

La scrittura privata non è altro che un contratto con il quale le parti che intervengono (chi presta i soldi e chi ne beneficia) mettono nero su bianco i termini del rapporto. Scrivere questo documento non è complicato ma bisogna ricordarsi di riportare i dati anagrafici delle parti, le modalità di concessione del prestito, le scadenze per la restituzione e cosa accade in caso di mancato rimborso. Il contratto deve essere poi siglato da entrambe le parti su ogni pagina e firmato per esteso alla fine. La scrittura privata deve avere data certa, deve cioè potersi individuare con incontestabile certezza il giorno in cui è stata stipulata. Per avere la data certa esistono diversi modi:

  • si può registrare il documento presso l’Agenzia delle Entrate, ma si tratta di un metodo piuttosto costoso perché c’è bisogno di una marca da bollo ogni 100 righe o 4 facciate di contratto e di pagare l’imposta di bollo pari al 3% dell’importo prestato;
  • si può far apporre un timbro dall’ufficio comunale e in questo caso servirà solo una marca da bollo;
  • si può spedire tramite plico postale aperto, cioè piegare il documento in tre parti, spillarlo ai lati e portarlo all’ufficio postale per la spedizione tramite raccomandata; in questo modo il servizio postale apporrà direttamente sul retro del documento l’etichetta adesiva della raccomandata e il timbro con la data di consegna;
  • si può spedire la scrittura privata tramite posta elettronica certificata (PEC);
  • si può ricorrere alla firma elettronica dell’atto con marca temporale.

Una scrittura privata fatta seguendo queste poche semplici indicazioni ha lo scopo di tutelare entrambe le parti coinvolte: chi concede il prestito fissa per iscritto le condizioni prevenendo così eventuali liti future e, inoltre, specificando che non riceverà alcun interesse sulla somma prestata non dovrà pagare le tasse quando i soldi saranno restituiti; chi beneficia del prestito si mette al riparo dalle contestazioni del Fisco in merito alla provenienza del denaro.

L’erogazione del denaro e la restituzione del prestito

Dopo aver formalizzato l’accordo è possibile procedere all’erogazione del denaro e trasferire i soldi al beneficiario. Se il pagamento avviene con bonifico è importante specificare la causale dell’operazione per evitare eventuali future contestazioni da parte del Fisco. Anche il rimborso deve riportare adeguata causale, precisando che si tratta di restituzione di finanziamento infruttifero, e deve avvenire alla scadenza stabilita. Si può restituire tutta la somma ricevuta in prestito in un’unica soluzione oppure a rate, secondo quanto concordato.

Abusi ed elementi a cui fare attenzione

Si possono concedere prestiti infruttiferi in modo occasionale, non deve diventare un’abitudine, e in ogni caso è possibile farlo solo con persone conosciute, non nei confronti del pubblico in generale. Il rischio è quello di incorrere in comportamenti che potrebbero configurare varie ipotesi di reato: dall’abuso di attività bancaria e finanziaria, al riciclaggio di denaro, fino al reato di usura. Inoltre, nel caso in cui fossero erogati prestiti infruttiferi senza i dovuti accorgimenti cui si è fatto riferimento in precedenza, ci sarebbe anche l’ulteriore rischio di insospettire il Fisco e subire fastidiosi e pesanti accertamenti fiscali alla ricerca di redditi non dichiarati o di provenienza illecita.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here