Quando si subisce un protesto per il mancato pagamento di un debito, si producono una serie di conseguenze molto rilevanti, soprattutto relativamente alla possibilità di ricevere credito. Bisogna sapere, però, che in questi casi non tutto è perduto e c’è ancora la possibilità di ottenere credito in vari modi. Vediamo quindi tutte le opzioni per chi in passato ha subito un protesto e necessita di liquidità.
Cos’è un protesto e quali conseguenze comporta
Il protesto è un atto pubblico attraverso il quale un pubblico ufficiale, il più delle volte il notaio, accerta l’inadempimento dell’obbligazione incorporata all’interno di una cambiale o di un assegno. Cosa succede al soggetto protestato? Sul piano civile e amministrativo si producono delle conseguenze molto rilevanti: pagamenti di sanzioni e addebito degli interessi.
Ma non solo. Sul medio-lungo termine l’iscrizione nell’ufficio dei protesti comporta un’altra rilevante conseguenza: incide sul merito creditizio del protestato. Il che significa che il soggetto farà servendosi degli strumenti di credito tradizionali. Tuttavia non tutto è perduto: ci sono altre possibilità per chi è stato protestato e intende comunque chiedere un prestito.
Le opzioni di prestito per un protestato
Come ormai dovrebbe essere chiaro, il protestato fa spesso fatica a ottenere finanziamenti servendosi dei canali di credito tradizionali. A volte sorge, però, comunque la necessità di procurarsi della liquidità. In questo caso, sono varie le opzioni a disposizione.

Prestiti cambializzati
Una prima alternativa per chi in passato ha subito un protesto è rappresentata dai prestiti cambializzati. Il prestito cambializzato viene rimborsato attraverso delle cambiali. Queste sono titoli di credito, che attribuiscono al creditore legittimato di chiedere l’adempimento dell’obbligazione incorporata all’interno del titolo. Questo tipo di opzione si rivela, da un lato, particolarmente vantaggiosa per entrambe le parti del rapporto. Per il debitore che altrimenti non avrebbe possibilità di ricorrere a nessun’altra forma di prestito e per il creditore che in questo modo può garantirsi dall’eventuale inadempimento da parte del protestato.
Tuttavia, nei confronti di quest’ultimo soggetto, la cambiale presenta un rischio notevole, che non si può non considerare: vale come titolo esecutivo. La natura di titolo esecutivo della cambiale legittima il creditore a rifarsi direttamente sui beni del debitore, al mancato pagamento della prima rata: una sorta di spada di Damocle che inevitabilmente grava sul capo del protestato.
Cessione del quinto
La cessione del quinto è l’opzione preferibile se si dispone di un reddito valido. Infatti, consente di ottenere rapidamente un prestito, anche se si è stati segnalati come cattivi pagatori, offrendo come garanzia nient’altro che il proprio stipendio. Quindi, si prevede la trattenuta delle rate, in una misura del 20% (da qui il nome “cessione del quinto”), direttamente dalla busta paga o dal cedolino.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi che caratterizzano questa forma di finanziamento? Dal punto di vista dei pro, c’è sicuramente il fatto che il soggetto può riuscire ad ottenere un finanziamento, anche se da protestato, senza però essere costretto a firmare cambiali, le quali come vedremo valgono come titolo esecutivo, e senza ricorrere a privati.
Tuttavia, i problemi che si connettono a questa forma di finanziamento sono molteplici, in primis la somma massima ottenibile, che è un po’ più bassa e pari cioè all’importo massimo dell’indebitamento mensile. In secondo luogo, a molti non piace l’idea di dovere coinvolgere, nel processo di finanziamento, il proprio datore di lavoro. E tuttavia la partecipazione di questo è essenziale, in quanto è poi il soggetto che, in concreto, si assumono l’obbligo di trattenere la somma ceduta e girarla quindi alla banca: una forma di garanzia necessaria.
Prestiti tra privati
Il prestito tra privati è sicuramente un’alternativa da tenere in considerazione per chi non può più accedere, a causa di un protesto, ai normali canali di erogazione del credito. Tuttavia, qui il rischio deriva dal fatto di non stare trattando con un istituto di credito o una banca, organi che assicurano, tendenzialmente, un certo livello di garanzia, ma piuttosto con un soggetto privato. Quindi, se non si hanno competenze tecniche in materia giuridica, bisogna affidarsi all’assistenza di un esperto, il quale potrà verificare la regolarità del contratto e che non siano state inserite clausole sfavorevoli al protestato. Ci sono varie piattaforme online che fanno da intermediarie fra domanda e offerta di credito a cui è possibile rivolgersi.