Codice IBAN: Cos’è e Come si Utilizza

Quante volte vi è capitato di avere un attimo di turbamento nel momento in cui vi veniva richiesto il codice IBAN? E quante volte, con le numerose difficoltà del caso, vi destreggiavate tra carte di credito e documenti vari cercando di individuare nel minor tempo possibile quella serie di lettere e numeri che, quasi a volervi tendere una trappola, puntualmente, non saltava mai fuori dal cilindro delle “cose utili, ora e adesso”? Ecco, non temete più! Avventuriamoci insieme nell’analisi delle caratteristiche di questo codice alfanumerico così da essere pronti ad individuarlo ed a comunicarlo dettagliatamente e, soprattutto, con serenità!

Cos’è il codice IBAN

L’acronimo IBAN si riferisce all’International Bank Account Number, cioè un codice capace di individuare inequivocabilmente un conto corrente. Il codice IBAN è frutto di accordi internazionali correlati all’istituzione della c.d. Area unica dei pagamenti in euro (SEPA, Single Euro Payments Area) che racchiude in sé tutti i Paesi dell’UE e i Paesi che accolgono la moneta unica europea per i pagamenti elettronici (es. la Confederazione svizzera, il Principato di Monaco, la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano). Il codice IBAN, dal 2008 è divenuto obbligatorio; non si può prescindere da questa codifica se vogliamo effettuare transazioni nazionali ed internazionali (queste ultime richiedono, oltre al codice IBAN, il codice BIC, che consente di individuare l’istituto di credito secondo lo standard ISO 9362).

Dove si trova

Sappiamo cos’è il codice IBAN ma, ugualmente importante, è sapere dove possiamo trovarlo per poter, concretamente, iniziare ad effettuare delle operazioni bancarie consapevoli. Dunque, il codice IBAN:

  • È presente su alcune carte di credito, precisamente sulla parte anteriore delle stesse. È molto utile proprio perché ci consente di averlo sempre a portata di mano;
  • Chi utilizza i servizi di home banking può comodamente individuarlo nella propria pagina personale: solitamente è rinvenibile nella sezione dedicata alle “coordinate bancarie”;
  • Chi, invece, ha a portata di smartphone l’app della propria banca potrà direttamente gestire il proprio conto e, al contempo, visualizzare il proprio codice IBAN: questa modalità garantisce una rapidità maggiore rispetto alle altre;
  • Coloro i quali sono meno propensi all’uso della tecnologia, possono facilmente richiederlo allo sportello del proprio istituto bancario o, con maggiore semplicità, individuarlo nel proprio estratto conto, precisamente nel riquadro che elenca le proprie coordinate bancarie;
  • Oppure, infine, è possibile rivolgersi alla filiale che ha consentito l’apertura del proprio conto corrente ricevendo da questa il proprio codice IBAN che potranno, comodamente, conservare ed utilizzare ad ogni evenienza.
  • Con tutte queste modalità più o meno rapide e facilmente fruibili non avrete più scuse: anche se doveste ipoteticamente perdere il vostro codice IBAN, avrete comunque libertà di scelta per un pronto recupero di quello che, ormai, con l’aumento dei pagamenti elettronici, è quasi diventato un accessorio indispensabile del nostro vivere quotidiano!

Il codice IBAN e gli elementi che lo compongono

Adesso dedichiamoci ad approfondire le caratteristiche intrinseche del codice IBAN. Esso è composto da 27 caratteri alfanumerici ed è suddiviso in sezioni che hanno, ciascuna, un proprio significato. Per comprendere meglio i singoli tasselli che lo compongono proviamo a scomporlo:

Codice IBAN
Codice IBAN

– codice IBAN: IT 00 X054 2511 1010 0000 0123 320

IT: le prime due cifre indicano la nazione di provenienza del conto (nel nostro caso IT sta per Italia)
00: è il codice di controllo internazionale. Riduce al minimo il rischio di errore nel riportare il codice.
X: corrisponde al CIN (control internal number); sempre in un’ottica di controllo viene calcolato da un algoritmo e svolge un ruolo di verifica per la corretta trascrizione dei 22 caratteri che lo seguono.
054 25: corrisponde al codice ABI (Associazione Bancaria Italiana), composto da 5 numeri che identificano l’istituto di credito in cui risiede il conto. Nel nostro caso ABI identifica gli istituti italiani.
11 101: corrisponde al codice CAB (Codice di Avviamento Bancario), composto da 5 numeri corrispondenti alla filiale o agenzia dell’istituto di credito in cui il conto corrente è stato attivato.
0 0000 0123 320: corrisponde al numero di CONTO CORRENTE, composto da 12 cifre (se è inferiore a 12 cifre, vengono inseriti altrettanti zeri per raggiungere comunque tale cifra).

È importante ricordare che l’esempio posto riguarda un codice IBAN di un istituto di credito italiano (che richiede, appunto 27 elementi); in altri Paesi la composizione, comunque, può variare. Infine, ricordiamo che il codice IBAN non può essere direttamente modificato dal correntista; può subire sì variazioni, ma solo nel caso in cui si proceda ad un cambio di conto corrente, filiale o istituto di credito.

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