Il Sismabonus è uno strumento che permette la detrazione fiscale delle spese sostenute per riqualificare un immobile che si trova all’interno di una delle zone sismiche – definite da ogni Comune tramite apposita tabella – 1,2 o 3. A seconda del tipo di intervento possibile sull’edificio, esistono diverse tipologie di Sismabonus, con detrazioni che partono dal 50% per un singolo salto di classe, 70%, 85% – c.d. Ecosismabonus – fino ad arrivare al Super Sismabonus 110%, la cui possibilità di utilizzo è strettamente legato al Supebonus ed è previsto unicamente per le unità abitative produttive. In questa guida, tutto quello che c’è da sapere sul sismabonus e i modo in cui ottenerlo, anche alla luce delle ultime novità legislative in materia.
Come funziona il sismabonus e le classi di rischi sismico
Previsto nell’ordinamento giuridico italiano già dal 2013, il sismabonus non è mai riuscito a decollare a causa di una disciplina farraginosa e complessa: solo con l’introduzione del D.L. Rilancio – in piena pandemia da Covid-19 – il bonus ha tornato a far parlare di sè. In via del tutto generale, per ottenere il sismabonus 2021 è innanzitutto necessario migliorare la capacità antisismica dell’edificio che sarà oggetto dell’intervento, attestata prima e dopo tramite apposita perizia.
In Italia, le classi di rischio sismico sono stabilite per legge secondo una classificazione progressiva che parte dalla Zona 1, la più critica, fino ad arrivare alla zona 4 che non rientra nel bonus a causa della sua bassa criticità. Per visualizzare in quale zona rientra la propria casa ovvero capire se è possibile accedere al bonus è possibile presentare una richiesta presso il proprio Comune oppure visualizzare la mappa interattiva online.
Per capire come funziona il sismabonus 2021 è innanzitutto necessario chiarire che sono ammessi alla detrazione gli edifici condominiali, indipendenti o le case vacanze, financo i locali commerciali ed è disponibile sia per i proprietari di prime e seconde case o soggetti sottoposti all’IRES come le società. In ogni caso, c’è un limite massimo di spesa che non può essere superato che è pari a 96.000€ per i lavori eseguiti. Inoltre, è possibile applicarlo anche per edifici che vengono demoliti e ricostruiti nel rispetto della normativa.

A chi spettano le detrazioni
Uno dei dubbi più forti legati all’utilizzo del sismabonus è quello del costo effettivo dell’operazione, ossia quanto costa ristrutturare casa con il sismabonus 2021. In linea generale, non c’è una risposta univoca alla domanda perché dipende ovviamente dal tipo di agevolazione richiesta e da come si sconta effettivamente. Con il decreto Rilancio, è stata introdotta la possibilità di accedere al Sismabonus 110% con la limitazione che questo per essere utilizzato deve sottostare alle regole previste per il superbonus, oltre che solo per gli interventi portati a termine dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.
Per chi esegue i lavori all’interno di un condominio, casa singola, oppure per gli appartamenti demoliti e ricostruiti che non rientrano all’interno della normativa fiscale del superbonus 110% a causa di limiti temporali od oggettivi, la percentuale della detrazione non può superare l’85% sulla spesa totale se il lavoro porta al salto di due classi di rischio sismico e solo del 75% se apporta un solo salto di classe. In ogni caso, accedere al sismabonus spetta a tutti i cittadini, persone fisiche per gli interventi su prime e seconde case – includendo al loro interno anche case vacanza – con l’unico limite introdotto dal Decreto Rilancio che per i liberi professionisti, questi possono beneficiare del bonus solo se l’unità immobiliare a uso commerciale fa parte di un condominio.
Come ottenere detrazione sismabonus 2021
Per poter godere effettivamente dell’agevolazione, il contribuente che sostiene le spese ha 2 strade: la prima è quella dello sconto in fattura, con la quale l’impresa si accolla tutte le spese e il cliente deve pagare solo la differenza non coperta dal bonus. Il cliente maturerà poi la parte eccedente lo sconto sotto forma di detrazione presso il cassetto fiscale, che dovrà cedere all’impresa.
La seconda strada è quella della cessione del credito sismabonus 2021. Anche in questo caso non è necessario anticipare nulla se non la quota non coperta dall’agevolazione, tuttavia è necessario rivolgersi preventivamente ad una banca o ad un istituto finanziario, che potrebbe applicare una percentuale sull’operazione. Per queste due strade, soprattutto in caso di accesso al Super Sismabonus 110%, la legge impone una serie di obblighi di natura giuridica e tecnica sottoposte a sanzione penali quali asseverazione del del tecnico e garanzie C.A.R. per l’impresa esecutrice dei lavori.
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