Le obbligazioni sono titoli che rappresentano il debito dell’emittente. Quest’ultimo può essere rappresentato da:
- Uno Stato con Titoli di Stato
- Una banca con obbligazioni bancarie
- Una grande società con obbligazioni corporate
Chi acquista un’obbligazione in pratica concede un prestito all’emittente a fronte di interessi ad un determinato tasso. Il debitore si obbliga a restituire a scadenza il valore nominale del titolo.
Tipologie di obbligazioni
Esistono diverse tipologie di obbligazioni:
- Ordinarie – sono i bond classici e possono essere a tasso fisso o a tasso variabile.
- Subordinate – hanno un livello di rischio maggiore poiché in caso di default vengono rimborsate dopo le altre applicazioni normali.
- Strutturate – sono più complesse perché composte da un contratto derivato.
Come funzionano le obbligazioni
Il risparmiatore che voglia investire oggi in obbligazioni con l’acquisto dei titoli avrà diritto ad una cedola di interessi ad un tasso, poniamo ad esempio del 2% annuo. Se i tassi decisi dalle politiche monetarie delle Banche Centrali dovessero diminuire, tutte le nuove emissioni di obbligazioni avrebbero ratei di interesse minori. L’investitore che ha comprato i bond quando i tassi erano più alti vedrà così aumentare il prezzo del titolo. Potrà decidere di vendere le obbligazioni per trarne profitto, oppure di portarle a scadenza e riscuotere le cedole.
Per capire come funzionano le obbligazioni è necessario intendere il meccanismo dei prezzi. Il prezzo dei titoli obbligazionari si attesta circa sulla cifra 100, che non è espressa in valuta, ma rappresenta una percentuale del costo reale del bond. L’investitore che riesce a comprare obbligazioni sotto al valore 100 ha già ricavato un profitto, poiché l’emittente in ogni caso dovrà rimborsargli il 100%. Per questo si definiscono i prezzi delle obbligazioni sopra la pari e sotto la pari.
Il rischio di credito
Per investire oggi in obbligazioni è necessario tenere presente due parametri che compongono il rischio di credito:
- Il risk of recovery che definisce l’entità di una eventuale perdita sull’investimento
- Il risk of default che valuta la probabilità di default dell’emittente.
Il default ha a che vedere con la possibilità che lo Stato o la società che ha emesso un’obbligazione non sia in grado di onorare i suoi impegni finanziari, cioè di restituire il capitale all’investitore. Se ciò accade i possessori di bond non riceveranno l’intero valore nominale del titolo, ma solo una parte.
Un indicatore per valutare il rischio di credito sulle obbligazioni è rappresentato dal livello di indebitamento dell’emittente in rapporto al proprio capitale. Se la cifra derivante da questa divisione risulta elevata, la società ha una certa probabilità di fallimento, che si traduce in un basso rating. Esistono società di rating che si occupano di valutare la salute finanziaria degli enti emittenti; le più famose sono Standard & Poors e Moody’s. Se un bond ottiene un rating AAA significa che la solidità dell’azienda o dello Stato è indiscutibile; mentre con valutazioni D è preferibile non rischiare un investimento fallimentare.

I tassi di interesse
In questo periodo storico i rendimenti delle obbligazioni hanno performance molto basse, senza contare che i mercati risentono della previsione di un innalzamento dei tassi di interesse da parte delle Banche Centrali, che porterebbe ad una perdita di valore dei titoli in portafoglio. Per costruire un asset allocation resiliente e performante in qualsiasi contesto macro economico futuro non si deve guardare solo ai rendimenti. Per questo investire oggi in obbligazioni è un ottimo strumento per diversificare e salvaguardare il patrimonio anche a fronte di rendimenti bassi.
Investire in obbligazioni: quali scegliere
Chi vuole investire in obbligazioni può farlo sui mercati regolamentati nella Borsa o nell’Euromot, o sugli Exchange del relativo Paese di emissione del bond. Sulle piattaforme di brokeraggio online è possibile monitorare in tempo reale le quotazioni, osservare le analisi tecniche degli esperti e scoprire come scegliere le migliori obbligazioni da comprare. È importante prendere dimestichezza con i panel relativi ai singoli titoli che riportano le informazioni necessarie per capire se un bond è profittevole e con quale strategia operativa.
Analizzando nel dettaglio il grafico di un Btp che stacca una cedola del 4% bisognerà prestare attenzione alla data di emissione, in questo caso 01/08/2005), e alla data di scadenza. Vi sono più dimensioni da osservare però; quanto vale oggi questa obbligazione? La tabella dei prezzi indica una quotazione di 137, 76 Euro, ma è bene ricordare che a scadenza il valore rimborsato sarà sempre pari a 100.
Il tasso di rendimento a scadenza (Yield To Maturity) è molto importante anche per valutare Fondi Obbligazionari o ETF obbligazionari. L’investitore può scegliere di comprare le obbligazioni al collocamento o durante la vita del titolo sui mercati secondari.
Le migliori obbligazioni nelle quali investire
Per investire in obbligazioni oggi è necessario cambiare il paradigma del risparmiatore classico che predilige Bond Usa, Titoli di Stato Tedeschi o Btp Italia. Con la previsione di manovre monetarie delle Banche Centrali il mercato renderà più appetibili le obbligazioni in valuta dei Paesi Emergenti e anche della Cina. L’indebolimento del Dollaro e l’inflazione temporanea sposteranno l’interesse degli investitori verso bond esteri come le obbligazioni in real brasiliano, in rand sudafricano, in peso messicano e in rupie indiane. Il reminbi cinese non è più da considerare una valuta emergente poiché è la terza moneta che dovrebbe essere presente in un portafoglio strategico.
Conviene investire oggi in obbligazioni?
Per fronteggiare i tassi di interesse bassi il risparmiatore resiliente e conservativo sa che conviene investire oggi in obbligazioni. Privilegiare la diversificazione e il rendimento potenziale di segmenti di mercato emergenti e di titoli High Yield è una vision a medio termine che potrebbe fruttare rendimenti appetibili per gli investitori. Le agenzie di rating vedono una prospettiva di miglioramento economico che potrebbe portare certe obbligazioni BB verso una valutazione investment grade. Ciò aiuterebbe molte società europee a raccogliere capitali tramite corporate bond e restare nel ciclo produttivo.
Quando si vuole costruire un portafoglio bilanciato con un asset allocation strategica, il focus dei rendimenti di solito si ha sulla componente azionaria. Non si investe sul comparto obbligazionario per ottenere un extra boost, ma per trovare uno strumento stabilizzatore. Il risparmiatore che ha bisogno di calmierare la propria gestione patrimoniale potrebbe optare per obbligazioni indicizzate all’inflazione, per avere una garanzia che i rendimenti non siano erosi dal rischio inflattivo. Le obbligazioni in valuta dei Paesi Emergenti e le obbligazioni vorporate, cioè legate alle aziende e non agli Stati offrono punti di rendimento in più, pur perdendo un po’ l’effetto stabilizzatore.