La nuova legge di bilancio del 2021 ha introdotto tutta una serie di agevolazioni e detrazioni fiscali atte a supportare i cittadini (specialmente quelli appartenenti alle fasce più fragili) nell’acquisto di mobili, immobili e nelle proprie mansioni quotidiane. Nel seguente articolo verrà trattata un’analisi sui requisiti e le agevolazioni proposte dal Bonus mobili 2021.
In cosa consiste il Bonus mobili 2021
Il Bonus mobili è una delle tante agevolazioni fiscali che possono essere richieste tramite una domanda ufficiale presso un ufficio CAF e CISL. Si tratta di una detrazione fiscale che può agevolare l’acquisto di mobili e prodotti d’arredamento, nonché di elettrodomestici per la casa e per la propria attività. Questo genere di bonus esisteva già da alcuni anni, ma la sua funzione è stata prorogata per tutta la durata del 2021, a seguito della pandemia globale e dell’esigenza di aiutare i cittadini più in difficoltà nell’ultimo periodo. Il Bonus mobili 2021 rientra nel progetto del famoso decreto rilancio dell’anno corrente, in cui sono previste diverse manovre economiche per rilanciare l’economia del paese e aiutare i cittadini ad avere meno problemi di natura sociale ed economica.
Quanto è possibile risparmiare
Nel bonus in questione sono previste detrazioni per spese massime di 16.000 euro, a differenza degli anni precedenti in cui la somma massima raggiungibile era di soli 10.000 euro. Infatti, qualora l’acquisto dei mobili fosse avvenuto prima del 30 Dicembre 2020, la percentuale per la quale può essere fatta richiesta di detrazione equivale a 10.000 euro e non 16.000. Per poter richiedere ed usufruire dell’agevolazione è necessario risultare positivi a tutta una serie di requisiti fondamentali, che ti verranno esplicitati successivamente nell’articolo. Sebbene il bonus preveda una spesa massima di 16.000 euro, ci sono delle regole precise per poter utilizzare la detrazione: prima di tutto, la somma massima che viene detratta dalla spesa complessiva equivale al 50% rispetto al totale. Ciò significa che se si vuole acquistare un mobile da 1000 euro, la parte detratta dal bonus equivarrà a 500 euro, cioè la metà.
Inoltre, bisogna chiarire quali sono le spese ammesse dal bonus, che riguardano solo e solamente i mobili d’arredo, ovvero letti, cassetti, sedie, tavoli, divani, armadi, poltrone, sofà ecc… Di conseguenza non è possibile sfruttare la detrazione per l’acquisto di porte, tende, porzioni di pavimento, soffitto, finestre e così via. Per tutte le parti strutturali dell’immobile è possibile richiedere altri bonus, ma non il suddetto. In più, tra le varie novità apportate dal decreto rilancio circa il Bonus mobili è necessario chiarire che anche le spese sui trasporti sono coperte dal bonus, a patto che queste avvengano mediante metodi di pagamento tracciabili e sicuri, come bonifici o attraverso carte di credito/bancomat.
Infine, anche gli elettrodomestici rientrano nei mobili ammessi nel bonus, per cui è possibile acquistare forni, frigoriferi e via dicendo utilizzando la detrazione del 50%. L’unico fattore da dover verificare per l’acquisto di questo genere di mobili riguarda la classe d’appartenenza dell’elettrodomestico: è prevista la detrazione solo per i dispositivi di classe non inferiore ad A+. Per i forni il discorso è leggermente diverso, poiché la classe minima ammessa scende ad A.

Come richiederlo
Come già citato precedentemente, per poter richiedere il bonus è necessario esibire una domanda ufficiale presso un ufficio CAF o CISL. Gli acquisti che vengono ammessi dal bonus devono essere effettuati con ragione di ristrutturazione edilizia dell’abitazione o dell’immobile, restauro di ambienti o risanamento di locali e manutenzione ordinaria o straordinaria di parti di condominio o singole abitazioni. La richiesta formale può essere effettuata da parte del proprietario del terreno sul quale si svolge la ristrutturazione o anche da parte dell’inquilino che abita nell’immobile. Per quanto riguarda i condomini, ogni abitante ha diritto a fare richiesta del bonus per la propria porzione di proprietà. Se si vogliono effettuare acquisti di mobili per parti in proprietà comune del condominio, la richiesta deve essere effettuata dal proprietario dell’immobile/amministratore di condominio con il consenso dei propri condòmini.
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