Bonus Figli 2021, la Prestazione Che Sostituisce Tutti i Bonus di Famiglia

Uno degli interrogativi più ricorrenti, specie in un periodo economico particolarmente critico come quello attuale riguarda il bonus figli 2021, prestazione che sostanzialmente va a rimpiazzare tutti i vari bonus famiglia. Chi è che può beneficiarne? Cosa si verifica a fronte di separazione dei genitori? Cosa accade in caso di ottenimento del reddito di cittadinanza?

Cos’è il bonus figli 2021

Per bonus figli si intende uno strumento che mira a garantire alle famiglie il necessario supporto economico, specie in una fase storica particolare come quella odierna, dove la crisi dovuta all’avvento della pandemia da Covid-19 ha lasciato strascichi importanti.

Citando le parole del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, il bonus figli 2021 può essere definito come un vero e proprio strumento omnicomprensivo, volto a supportare le famiglie che hanno figli, sostituendo le varie misure frammentare precedentemente in vigore, vale a dire gli assegni familiari, le detrazioni a carico, il premio alla nascita, il bonus bebè e gli assegni comunali per le famiglie numerose. Il bonus in oggetto rientra nella categoria del Family Act, delega approvata dal Consiglio dei Ministri in data 11.06.2021.

Come funziona nel dettaglio

Analizziamo nei dettagli qual è la logica di funzionamento del bonus figli 2021, specie in casistiche particolari, tipo la separazione o il divorzio dei genitori. Precisiamo subito che anche a fronte di relazione finita, si è ancora in diritto di ottenere l’assegno. Nel caso di figli disabili a carico, il riconoscimento dell’assegno è ancora valido anche una volta superata la soglia dei 21 anni. L’effettiva entità del bonus figli, nella casistica in oggetto, è strettamente collegata anche alla tipologia di grado di disabilità. Per ciò che concerne la somma dell’assegno figli 2021, le famiglie beneficiano di un importo di valore compreso fra 80 e 250 euro al mese per ognuno dei figli. La situazione Isee del nucleo familiare, per ovvi motivi, incide sulla somma ottenuta.

Nella circostanza di più di due figli, la famiglia ottiene una maggiorazione di 20 punti percentuali. Siccome rispetto alle precedenti agevolazioni, l’importo ottenuto era inferiore, sono state riconosciute tutta una serie di integrazioni, volte a fare un modo che il bonus figli 2021 non fosse inferiore rispetto al trattamento complessivo di cui i nucleo familiare poteva usufruire. L’ISTAT, infatti, aveva dimostrato come l’assegno unico potesse penalizzare grosso modo un terzo delle famiglie sul territorio nazionale.

bonus figli 2021
Bonus figli 2021

A chi spetta

L’assegno figli 2021 è ottenibile da tutti, essendo universale. Inoltre, va ricordato che include tutti i precedenti bonus famiglia. Il riconoscimento del suddetto assegno è valevole a partire dal settimo mese di gravidanza per le famiglie che hanno a carico figli sino a 21 anni. Nel suddetto caso, però, il figlio deve essere uno studente universitario, svolgere un tirocinio, frequentare un corso professionale, lavorare (seppur a basso reddito) o ancora svolgere il servizio civile. Una volta che questi hanno raggiunto la maggiore età, l’importo di questo assegno inizia ad essere via via più basso.

La richiesta, pertanto, può essere effettuata da tutte le famiglie, a prescindere dalla posizione economica e dalla tipologia di lavoro svolta dai componenti. Per ottenere l’assegno, i figli devono essere cittadini italiani o di uno Stato Membro facente parte dell’Unione Europea. Nel caso di cittadini di Stati non comunitari, è imprescindibile avere il permesso di soggiorno dell’Unione Europea per motivi di lavoro (lungo termine) o per aspetti di ricerca (durata di un lasso di tempo pari a un anno). Altri requisiti sono l’obbligo di pagare l’Irpef in Italia e disporre di residenza in Italia per almeno un periodo di due anni (anche se non continuativi). In alternativa, occorre essere titolari di un rapporto di lavoro di durata minima pari a due anni.

E i lavoratori autonomi?

L’assegno unico figli può essere ottenuto anche dai lavoratori autonomi. Con bonus precedenti, ad esempio, la cosa non era fattibile. La dichiarazione ISEE, in questo senso, si dimostra utile per definire l’importo. Nessun dubbio sul fatto che lo si possa incassare o meno.

E in caso di ottenimento del reddito di cittadinanza?

Nella casistica in cui un genitore avesse diritto al reddito di cittadinanza, l’assegno unico figli 2021 gli spetterebbe ugualmente. D’altronde, si tratta di uno strumento universale, cumulabile come prestazione al reddito di cittadinanza. E in caso di divorzio o separazione dei genitori? Nell’evenienza che i genitori dovessero separarsi, il bonus figli 2021 verrebbe diviso al 50% tra i due coniugi, a patto che entrambi siano affidatari. Nella circostanza in cui vi fosse solo un genitore affidatario, toccherebbe a costui il 100% dell’importo dell’assegno unico.

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