Incentivi Auto 2021: Quali Sono, Come Ottenerli e Quando Scadono

È un po’ che si attendeva che la terza tornata di finanziamenti e incentivi sia attivata, anche perché il settore dell’auto negli ultimi anni ha ricevuto un colpo significativo che lo ha decisamente messo in ginocchio. Con il Decreto Sostegni Bis, che è finalmente nelle sue ultime fasi prima dell’attivazione, con i tempi imposti dall’Europa a fare da garante per la sua mesa in campo, con una data che probabilmente lo vedrà entrare in vigore intorno al 25 luglio, salvo problemi dell’ultimo momento.

Cosa prevedono gli incentivi

S attiveranno 250 milioni di euro che sono destinati a rendere più facile e sostenibile l’acquisto di autoveicoli, la rottamazione di vecchi mezzi fortemente inquinanti che stanno progressivamente divenendo impossibili da utilizzare nelle aree urbane e l’acquisto di auto a basse emissioni. Inoltre sono previsti 50 milioni destinati al settore dei mezzi e dei veicoli della fascia commerciale. A quanto pare anche la proposta del sostegno per l’acquisto di mezzi di seconda mano, ma di ultima generazione, è stata finalmente inclusa e recepita dal legislatore. Nelle stime delle proposte che sono state al momento diffuse ci sono tre fasce differenti, ovverosia 50 milioni per gli autoveicoli nuovi con emissioni tra 0 e 60 g/km, 100 milioni destinati alla fascia 61-135 g/km di anidride carbonica infine per le auto usate in categoria euro 6 nella fascia 0-160 g/km sono previsti gli ultimi 100 milioni di incentivo.

incentivi auto 2021
Incentivi auto 2021

Come saranno suddivisi

Al momento l’emendamento per l’usato non è ancora stato approvato e tutto il settore è in trepidante attesa. Quello che si attende per le auto elettriche e plug-in con 50 milioni di extra bonus è il finanziamento del settore per le auto con emissioni tendenzialmente nulle e bassissime, fino a 60 g/km e costituiscono il fondo dell’extra bonus e si vanno tra l’altro a sommare ai 28,6 milioni ancora disponibili nelle casse dello Stato per questa fascia. L’incentivo è previsto sia se c’è una rottamazione che in caso di un acquisto non vincolato, magari per una prima auto, rendendo più appetibile per il settore giovani l’etrata nel gruppo della libera circolazione a basso residuo di CO2.

Per le auto nuove nella gamma 61-135 g/ km di emissioni di anidride carbonica ci sono 100 milioni di incentivo, una somma che purtroppo è meno della metà di 250 milioni che sono stati stanziati con la Legge di Bilancio del 2021 e che ha visto la fine del proprio periodo in data 8 aprile dopo un brevissimo periodo di appena 14 settimane. A occhio e croce, quindi gli incentivi proposti in questa mandata potrebbero coprire circa 5-6 settimane e non è detto che siano sufficienti per tutti, anzi è quasi sicuro il fatto che in futuro dovranno essere effettuati nuovi correttivi.

C’è anche da aggiungere che è stato incluso il subordine per quanto riguarda la necessità di rottamazione di autoveicoli con immatricolazione superiore a 10 anni, perché il bonus non viene attivato se non c’è questa condizione. A costituire una differenza interessante è però il bonus di 100 milioni per le auto che raggiungono un tetto limite di 160 g/km. Questo permette di acquistare mezzi Euro 6 incentivando attivamente l’eliminazione dei vecchi mezzi inquinanti, senza necessariamente dover effettuare esborsi alti per il nuovo.

Come sono scaglionati i bonus

Il bonus è crescente con le riduzioni delle emissioni di CO2 e segue uno schema piuttosto semplice. È pari a €4500 per la fascia 0-60 g/km, €3000 per i 61-90 g/km e infine €2500 per la fascia con prestazioni più basse, 91-160 g/km, È stato stabilito che l’incentivo non possa superare il 40% del costo di accesso al veicolo ed è riservato esclusivamente alle persone fisiche, con il vincolo obbligatorio e imprescindibile della rottamazione di un’auto che abbia almeno 10 anni di vita alle spalle.

Purtroppo come per il resto della manovra il fondo è piuttosto ridotto rischia di rimanere prosciugato nel giro di poco più di un mese, forse un mese e mezzo e di riuscire soltanto in parte a intaccare il problema. Purtroppo al momento l’emendamento non è ancora stato votato e quindi tutto è appeso a un filo in Parlamento. Tuttavia se come ci si aspetta ci sarà un il sì da parte della Camera, questo consentirà di attivare la mandata di incentivi. L’occasione è ghiotta e il tempo previsto breve e bisogna quindi fare il possibile per approfittarne e non lasciarsi sfuggire il momento buono per mettere in pensione la vecchia auto ed entrare nel mondo a bassa emissione.

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